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Torino, 700 corrieri Amazon in sciopero: «Condizioni insostenibili»

Il colosso replica: «Lavoriamo insieme ai nostri partner per definire degli obiettivi realistici»

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TORINO – Presidio dei corrieri Amazon, questa mattina, davanti alla sede di Brandizzo (Torino) del colosso dell’e-commerce. La manifestazione è stata promossa dalla Uiltrasporti per protestare «contro le insostenibili condizioni in cui operano i corrieri».

700 corrieri in sciopero

Lo sciopero, proclamato per l’intera giornata, riguarda le aziende di trasporto che operano per conto di Amazon. In Piemonte sono coinvolti circa 700 corrieri. Il sindacato ha pronto un esposto in procura perché l’azienda, in virtù dell’enorme carico di lavoro, porterebbe i corrieri a violare sistematicamente il codice della strada, con l’aggravante di eventuali multe a carico proprio degli autisti.

Algoritmo fuorilegge

«L’algoritmo di Amazon a nostro giudizio è fuorilegge – ha spiegato Gerardo Migliaccio della Uiltrasporti Piemonte – perché induce i lavoratori a trasgredire le norme della strada che in 8 ore 45 minuti di lavoro devono fare 140 consegne. Abbiamo chiesto più volte di rivedere i carichi di lavoro, ma siamo inascoltati. A questo punto saremo obbligati a fare questo esposto. Non dobbiamo aspettare che qualcuno muoia».

La replica di Amazon

«I fornitori di servizi di consegna sono innanzitutto nostri partner e noi lavoriamo insieme a loro per definire degli obiettivi realistici che non mettano sotto pressione loro e i loro dipendenti», precisa Amazon in merito allo sciopero dei fornitori dei servizi di consegna del deposito di smistamento di Brandizzo. «Utilizziamo una tecnologia che prende in considerazione molteplici aspetti – spiega l’azienda – per determinare la quantità di pacchi che un autista può consegnare in sicurezza durante il suo turno di lavoro. Gli autisti sono assunti dai fornitori di servizi di consegna tramite il CCNL Trasporti e Logistica e percepiscono salari competitivi. Il pagamento delle multe e dei danni ai furgoni non è incluso nell’accordo siglato da Amazon con i suoi fornitori di servizi di consegna, ma il contratto nazionale Trasporti e Logistica ha definito con chiarezza le regole a questo proposito».

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