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Torino che non va

Trova occupati i posti riservati ai disabili: una donna malata si prende la multa

Una donna malata di sclerosi multipla si prende una multa dopo aver trovato il posto riservato ai disabili occupato da chi non ne aveva diritto

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Fatto deplorevole quello accaduto a una donna di Moncalieri malata di sclerosi multipla. Trovatasi con i posti riservati ai disabili occupati da auto di persone che non ne avevano diritto, si è vista elevare una multa.

Parcheggiatori “abusivi”

Una mamma si è recata davanti alla scuola Clotilde di Moncalieri per andare a prendere i propri figli che sarebbero usciti di lì a poco. Solo che quando si è recata nell’area dove ci sono i posti di sosta riservati ai disabili li ha trovati occupati da altre auto di persone che non ne avevano diritto – come è purtroppo diffuso malcostume. La donna, malata di sclerosi multipla, si è così vista costretta a cercare un altro parcheggio. Solo che non ne ha trovato nessuno libero. I figli stavano uscendo e la donna ha per forza di cose dovuto parcheggiare temporaneamente in divieto di sosta.

Oltre al danno, la beffa

Pochi minuti dopo, quando torna all’auto, la mamma si trova sul parabrezza una bella  multa per divieto di sosta. Esterrefatta per l’accaduto la donna ha lanciato un appello contro la maleducazione e il malcostume che impera nelle ore dell’uscita da scuola dei bambini. Ci si rende conto che trovare parcheggio oggigiorno è difficile per tutti, ma per chi ha difficoltà dovute a invalidità o malattie è ancora più gravoso se i posti riservati sono occupati da chi non ne ha diritto. Ecco perché ha dell’assurdo che sia stata elevata subito una multa per divieto di sosta quando magari non si vedono altre ingiustizie o violazioni del codice. È molto probabile che chi ha elevato la multa non fosse a conoscenza della situazione e delle condizioni della donna, tuttavia è importante che si faccia chiarezza in queste situazioni e che si prendano seri provvedimenti nei confronti di chi non rispetta le regole. Va sottolineato che la mamma non ha contestato la contravvenzione, poiché ha ammesso di aver violato il codice parcheggiando in divieto di sosta, ma la sua condotta poteva essere evitata se avesse trovato libero il posto a lei riservato.

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