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Pioggia di multe al Valentino: ecco perchè

Il parco, notevolmente meno popolato di qualche anno fa, perderà, probabilmente, anche gli ultimi commercianti. Ma sicuramente l’amministrazione non ha tutti i torti.

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Sono in molti che, passeggiando negli ultimi mesi per il Parco del Valentino, hanno notato quanto la movida che di solito popolava quei lunghi viali, sembra sparita. Finchè c’è luce, famiglie con bambini girano ancora, ma non ci sono più chioschetti ad intrattenerli con un gelato. E per quanto riguarda la sera, la situazione risulta chiaramente degenerata, tanto che amare notizie di cronaca lo testimoniano troppo spesso sui giornali.


La ragione dietro l’abbandono dei localini sul lungo Po è duplice.
Dapprima la chiusura delle discoteche e dei locali più famosi, ha sicuramente tolto quella fetta di clientela che dopo una bella nottata a ballare, andava a farsi un panino e bere qualcosa.


Dall’altra i controlli delle autorità si sono fatti più insistenti.
I commercianti ripetono “così il Valentino perderà anche noi!” ma purtroppo non si può dire che i loro pretesti siano poi giusti.


Alcuni commercianti lamentano multe basate sui colori o sui numeri degli ombrelloni, ma abbiamo situazioni ben più gravi: si protesta per multe sul mancato pagamento della tassa sull’immondizia per ben dieci anni, piuttosto che sull’occupazione di suolo pubblico che non è stata pagata.

Insomma, fra quelli che possono sembrare pretesti, c’è sicuramente una buona parte di situazioni in cui non si può dar ragione ai commercianti.
L’esito di tutto ciò, purtroppo, è che anche quei pochi chioschi che rimangono, chiuderanno e il Valentino sarà sempre meno popolato e meno sicuro. Una grossa perdita per la nostra città.

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