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La movida e il diritto al sonno dei cittadini, che fa chiudere i locali

Oltre a tutte le difficoltà nell’aprire un locale di successo, attenti al vicinato! Avete mai sentito di proteste per il troppo rumore nei locali della vostra zona?

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Aprire oggigiorno un’attività, è una scelta coraggiosa, che richiede soldi e sacrifici, organizzazione e anche un po’ di fortuna. Fortuna nell’azzeccare la giusta location, il giusto arredamento, fare la giusta pubblicità, per attirare clienti, fidelizzarli e sperare che non si siano persi tutti i soldi investiti, come in realtà purtroppo a molti accade.

La scelta della location

Ebbene, nella scelta della vostra location, a Torino, è bene anche che facciate caso al vicinato, perché potrebbero rendervi tutte queste situazioni difficili, ancora più pesanti.
E’ la storia di molti locali e negli ultimi anni, la nuova politica cittadina tende a soffocare la “movida” in favore di una maggiore tranquillità degli abitanti della zona.
Non c’è infatti da meravigliarsi se un pub aperto sotto casa porta a disagi per rumori molesti e per quanto ci possa essere gente più o meno tollerante, è da dire che se il pub funziona, casino lo fa.

Il Tirbuscuiò di via Tarino

Il Tirabusciò, una vineria un po’ pub in via Tarino 7d, nel cuore del quartiere Vanchiglia, su internet ha ottime valutazioni, sia per l’ambiente ricercato che per la qualità dei prodotti. Un buon quattro stelle e mezzo, su cinque, che molti locali si sognano, ne dimostra il successo.
Purtroppo però il vicinato non ne è affatto contento. Striscioni sul diritto al sonno sono apparsi sui balconi ed è notizia fresca che il locale è stato sequestrato ed i proprietari sono stati accusati di aver violato la legge 659 del codice penale: disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone.

Nei mesi precedenti, avvocati in campo, era stata proposta l’insonorizzazione del palazzo a cui però i condomini si sono opposti, presumibilmente per i costi e la situazione è degenerata tanto da portare al sequestro giudiziario.
La situazione non avrà soluzione semplice e nel frattempo la perdita per i proprietari è ingente.

Ma è una storia già vista, a volte finita con il trasloco del locale, ormai famoso, in luogo meno abitato ma che i clienti sono ben felici di raggiungere, conoscendone la qualità. Altre volte semplicemente con la chiusura dello stesso e la sfiducia totale da parte dei proprietari che decidono comunque di non aprire nient’altro, portando a perderci l’intera comunità.

E’ giusto per chiudere i locali?

E voi come la pensate? E’ giusto far chiudere un locale perché disturbati dal rumore? Forse la legge dovrebbe intervenire con norme che tutelino entrambe le parti, magari obbligandole all’insonorizzazione? Vi è mai capitato che uno dei vostri locali preferiti chiudesse i battenti per via delle proteste dei “vicini”?

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1 Commento

1 Commento

  1. Manuela

    22 Settembre 2019 at 22:02

    Penso che si potrebbero tenere aperti i locali delle abitate fino all’1 e così entrambe le parti avrebbero le loro ragioni.

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