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Picchia la moglie poi chiama la Polizia perché crede di avere ragione

Arrestato un italiano nel quartiere Barriera Milano per violenze in famiglia contro la moglie, la madre e la figlia di lei. Dopo aver picchiato la moglie chiama la polizia, perché ritiene pure di aver ragione

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Violenza sulle donne a Torino
Violenza familiare a Torino

TORINO – Dopo circa due anni di violenze in famiglia si conclude un incubo per due donne e una ragazza, ma il come ha del grottesco. Un uomo, a causa di alcune dipendenze, era diventato particolarmente irascibile nei confronti dei familiari conviventi: la moglie e la madre e la figlia di lei. In diverse occasioni, in stato di alterazione psicofisica, aveva aggredito le tre donne, prendendo di mira soprattutto la consorte. La vittima non si era mai rivolta alle Forze dell’Ordine nella speranza che la situazione migliorasse da sola. L’escalation di violenza arriva al suo culmine lo scorso giovedì quando l’uomo, dopo aver infranto un grosso recipiente contenente il pranzo, si è scagliato contro la moglie, colpendola con schiaffi e pugni. Solo l’intervento della figlia della signora ha permesso temporaneamente che la situazione non degenerasse.

Sfida anche la polizia

Il maltrattante, credendo addirittura di avere ragione, ha contattato il 112 NUE per l’invio di una pattuglia di polizia sul posto. All’arrivo degli agenti del Commissariato Barriera Milano, che trovavano la sala da pranzo completamente messa a soqquadro, l’uomo ha nuovamente aggredito la moglie, sfidando gli agenti a provare ad arrestarlo. Intervenuti per proteggere la donna, l’uomo ha ripreso a distruggere delle ceramiche che erano sul tavolo e ha afferrato per l’uniforme gli operatori di polizia, minacciandoli che se la sarebbero vista brutta anche loro. È stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e denunciato per violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale e danneggiamento. La vittima, che accusava forti dolori al viso, trasportata in ospedale, ne è stata dimessa con prognosi di dieci giorni per un trauma al volto e all’avambraccio.

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