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Basta con i roghi Rom: si scatena la protesta dei torinesi esasperati

Il coordinamento Torino Nord ha indetto un giorno di protesta contro i roghi quotidiani nei campi Rom di Torino. I residenti rivolta si troveranno lunedì 28 ottobre davanti a Palazzo Civico

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Roghi

Basta, non se ne può più. Bruciano tutti i giorni… queste alcune delle lamentele dei torinesi residenti a Torino Nord, nei quartieri Barca, Pietra Alta e Rebaudengo. Qui infatti trovano sede i campi Rom che, a quanto pare, sono oggetto di roghi quotidiani che ammorbano l’aria rendendola irrespirabile. Da qui, scatta la rivolta del Coordinamento dei Comitati Torino Nord.

Punire chi brucia e non solo

Per mettere fine a questa intollerabile situazione, il Coordinamento dei Comitati Torino Nord ha avanzato tre precise richieste: punire chi brucia, chi porta i rifiuti nel campo e chi ne richiede lo smaltimento illegale. Per sostenere la loro battaglia, i residenti si troveranno a protestare lunedì 28 ottobre 2019 alle ore 17:00 davanti a Palazzo Civico. Qui, si porterà all’attenzione dell’Amministrazione come, ogni giorno, si accendano fuochi sotto i sacchi dell’immondizia e altri oggetti che bruciano e fumano rendendo l’aria malsana in tutta l’area intorno a via Germagnano e oltre.

La protesta

Prima dell’appuntamento del 28 ottobre, nelle ultime settimane la protesta e la tensione è aumentata nei quartieri coinvolti. Tra corso Vercelli e strade limitrofe, poi, sono apparsi striscioni e cartelli con scritte come “Basta fumi tossici” o “Vogliamo respirare”. Sono stati distribuiti volantini e nate discussioni in strada.

Sono calati? No

Palazzo Civico aveva qualche tempo fa affermato che gli incendi erano in decisa diminuzione. Ma le foto e i video realizzati dai residenti pare abbiano smentito queste dichiarazioni, mostrando come i roghi siano continuati specie – al campo Rom di via Germagnano. La diminuzione, sostengono i Comitati, forse c’è stata in parte in strada Aeroporto, ma di certo non al Rebaudengo. Insomma, la situazione deve essere in qualche modo risolta. E, per chi non ne può più, l’appuntamento è tra due lunedì davanti al Comune di Torino.

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