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Covid e varianti avanzano, ora il Piemonte rischia la zona rossa

Il ministro Speranza e il Governo stanno già studiando nuove restrizioni a causa dell’aumento dei casi. Il Piemonte e altre Regioni ora rischiano la zona rossa

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Piemonte zona rossa
Il Piemonte rischia la zona rossa

Il Piemonte, per il momento zona arancione, ora rischia seriamente la zona rossa. La causa è l’aumento dei contagi, in gran parte dovuto alla variante inglese del Covid e anche un po’ alle altre. Domani, venerdì 5 marzo, ci sarà il vertice con le Regioni. Al momento, a rischiare di più la zona rossa sono Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Campania e Abruzzo. Mentre Calabria, Friuli-Venezia-Giulia e Veneto potrebbero diventare arancioni. Lazio e Puglia in bilico.

L’evoluzione della pandemia preoccupa il Governo Draghi

Nel giro di poche settimane la situazione contagi in Italia è degenerata, e ora l’evoluzione della pandemia preoccupa anche il neo Governo Draghi. A poche ore dal varo del nuovo Dpcm, che sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile – Pasqua compresa – già si pensa a nuove restrizioni.

Le nuove possibili restrizioni

Secondo indiscrezioni, tra le nuove possibili restrizioni in arrivo ci sono il coprifuoco anticipato e ancora più limiti per gli spostamenti. Ma tutto dipenderà dai dati del monitoraggio settimanale dell’ISS, che potrebbero giungere già in giornata. Poi, domani, si deciderà.

Il Piemonte a rischio zona rossa

Come si sa, per cercare di arginare l’aumento dei contagi, il governatore Alberto Cirio ha disposto la chiusura delle scuole da lunedì 8 marzo, per quindici giorni (per il momento). Faranno la DAD le classi seconda e terza media più le superiori. Se l’Indice RT salirà sopra l’1 (sia a livello regionale che nazionale) ecco allora che per diverse regioni scatterà la zona rossa, e il Piemonte è tra queste. «Le limitazioni da zona arancione, a differenza di quanto avveniva un mese fa, non sono più sufficienti», ha spiegato il governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni. Ora non resta che aspettare la “sentenza” e sperare in bene.

1 Commento

1 Commento

  1. Cinzia

    4 Marzo 2021 at 14:17

    Si dovrebbe chiudere tutto per un mese, eccetto alimentari, farmacie,tabaccherie e fare tamponi a tappeto nel periodo, giorno e notte. Non ha senso fare sto tira e molla di colori. Dare subito ristori, mettere tutte le forze dell’ordine nelle città a fare multe a chi trasgredisce. Qui in centro ci sono code ed assembramenti per i caffè, code davanti a negozi insulsi, ed in prevalenza giovani o ragazzini a gruppi poche volte con mascherine. Ho visto il bus 16 ed il 3, in direzione porta palazzo quasi pieno, con anche gente in piedi…Non ne usciamo se non prendono provvedimenti subito.

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