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Aiuto! Come posso fare per uscire dal tunnel della droga?

Quartiere Aurora a Torino : un quartiere multietnico, i volontari di “Dico no alla droga” distribuiscono i libretti sulle droghe, un cocainomane chiede aiuto.

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Quartiere Aurora: corso Giulio Cesare, corso Vercelli, le traverse, i ruderi dell’ex fiat grandi motori, via Cuneo e l’edicolarte. Da corso Novara a Porta Palazzo si susseguono i piccoli empori arabi, i bar cinesi, una lavanderia africana, parrucchieri, internet points, kebab e fast food e tavole calde.

Come già altre volte, entriamo in ogni esercizio,con le nostre, ormai conosciute, magliette verdi e il logo noalladroga.org, Lasciamo un po’ di opuscoli “la verità sulla droga” per i clienti, in diverse lingue , anche in cinese. Qualcuno sorride , qualcun altro ringrazia, qualcun altro ancora dice “no grazie, sono favorevole alla droga”. Capita alle volte!  Quelli seduti sui gradini fuori ci osservano , prendono l’opuscolo e a volte ci fanno domande. Qualcuno a volte ci insegue per chiederci un opuscolo, per sè o per qualcun altro, spesso per un figlio e poi ci raccontano il loro dramma. E’ il caso di un giovane uomo , appoggiato con disinvoltura allo stipite della vetrina di un internet point.

Un po’ più in là, seduto su una vecchia sedia appoggiata al muro sta un nordafricano, che chiede un opuscolo ad un altro volontario, mentre mi tiene d’occhio. Il giovane uomo mi racconta il suo dramma di cocainomane , la sua totale dipendenza e l’incapacità di venirne fuori: “Ho perso tutto, facevo parte di un’impresa edilizia e guadagnavo molti soldi, sono venuto dall’est è qui avevo trovato l’America, poi ho iniziato con la cocaina un po’ per volta ho perso tutto. Non riesco più a lavorare e tutti gli amici si sono allontanati, mi sta lasciando anche la mia ragazza perché non ne può più. Non riesco a farne a meno, ormai esiste solo la cocaina. Ho provato ad uscirne ma non ci riesco, come posso fare?”

Lo ascolto, comprendo la sua disperazione, vedo tante persone intrappolate in quel modo bisognerebbe arrivare prima coll’informazione! Gli do un indirizzo su internet gli dico che esiste un network di centri di disintossicazione e riabilitazione che si chiama Narconon e che non utilizza alcun tipo di droghe sostitutive, ma questo non è il mio lavoro, bisogna cercare sulla rete. Mentre il giovane uomo scrive il nome del network sull’opuscolo.

Sento che il nordafricano sta dicendo all’altro volontario:” Proprio qui venite a dare questi opuscoli , ma non sapete che qui è pieno di  spacciatori e drogati?” Di sicuro lui è uno di quelli, ma è gentile, ben vestito,  ci sorride e prende volentieri un paio di opuscoli, che ci stia prendendo in giro?  Non  importa, di sicuro qualcun altro lo leggerà e poi forse lui pensa che non contiamo niente, che la droga è più forte di noi, ma si sbaglia.

Saluto e mentre mi allontano penso a ciò che ha detto L.R.Hubbard a proposito delle droghe: “Il pianeta si è scontrato con un problema che impedisce qualsiasi progresso sociale su vasta scala: le droghe ed altre sostanze tossiche. Queste possono ridurre le persone in condizioni che non solo danneggiano e distruggono la loro salute fisica, ma possono anche impedire ogni progresso stabile verso il benessere mentale o spirituale.”

Torino 30 Maggio 2019
Maria Grazia Scaglione

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