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Maxi-rissa a Torino, reato di epidemia colposa?

I contagiati scesi in strada hanno commesso reato di epidemia colposa?

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Polizia di Stato

TORINO – Domenica l’ennesimo episodio: violenti tafferugli tra almeno cento persone scese in strada senza ragione. Se ci sono gli estremi, si contesti il reato di epidemia colposa, scrive in una nota Silvio Magliano, Capogruppo Moderati del Consiglio Comunale di Torino. La misura, dopo il terzo assembramento in pochi giorni tra Barriera di Milano e Aurora, questa volta aggravato da una violenta rissa, è colma. I fermati e riconosciuti in assembramenti di questo tipo devono essere considerati responsabili di aver messo a rischio la salute di tutti.

Contagiati scendono in strada

«Chi, contagiato consapevole, scende in strada e partecipa ad assembramenti o a tafferugli commette reato di epidemia colposa, per il quale la pena può arrivare all’ergastolo. Mi auguro che, se vi sono gli estremi, i soggetti in questione possano trovare come capo di imputazione, oltre a quelli di routine, anche questo», continua Magliano.

Comportamenti non conformi alle regole

«Mi stanno inoltre giungendo moltissime segnalazioni di comportamenti non conformi alle regole da parte di gestori di minimarket e non solo. La maggior parte dei commercianti e degli artigiani è stata rigorosamente ligia e rispettosa delle norme, in questi due mesi di lockdown; chi invece le regole le calpesta non solo mette a repentaglio la salute di tutti, ma fa concorrenza sleale nei confronti di chi si comporta in maniera responsabile», conclude Magliano.

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