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Mascherine, Arcuri firma l’ordinanza che fissa il prezzo massimo di vendita

Nel caos che si è generato nel mercato delle mascherine, qualcuno doveva intervenire. E così è stato. Arcuri infatti ha firmato l’ordinanza che ne fissa il prezzo massimo, per evitare le speculazioni a danno di tutti

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Arcuri firma ordinanza sul prezzo mascherine

Da quando è scoppiata l’emergenza coronavirus è successo di tutto. Specie nella produzione e commercio dei dispositivi di protezione personale come le mascherine. Da quelle prodotte abusivamente, a quelle commercializzate abusivamente e per finire a quelle vendute a prezzi esorbitanti. Qualcuno doveva intervenire – forse prima – ma, alla fine è stato così.

Calmierare il prezzo delle mascherine

«Ho emanato un’ordinanza che ha fissato il prezzo massimo di vendita al consumo delle mascherine chirurgiche nell’esclusivo interesse dei cittadini – dichiara il commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 Domenico Arcuri – non ho mai pensato di dover fissare il prezzo massimo di acquisto delle mascherine. Penso che sia davvero importante comprendere e condividere questa differenza».

Incentivare la produzione italiana di mascherine

Per poter mettere un po’ di ordine in questo caos dei dispositivi di protezione individuale, una soluzione  – che può anche rimediare almeno in parte al disastro economico del Paese – è quella di produrre in Italia il numero necessario di mascherine. «I cittadini italiani che devono proteggersi dal virus hanno il diritto di pagare il prezzo giusto – ha sottolineato Arcuri – Ma il mercato italiano ancora non è pronto, stiamo lavorando per strutturare una quota dell’offerta nazionale adeguata. Lo Stato di fronte a questa contraddizione deve fare tre cose semplici. La prima: produrre tutte le mascherine che può e distribuirle il più in fretta possibile; la seconda: acquistare tutte le mascherine che trova e di nuovo distribuirle in fretta; la terza: incentivare con ogni mezzo la produzione italiana. Noi abbiamo chiamato i titolari delle 106 imprese che sono state incentivate attraverso #CuraItalia (l’agevolazione che il Governo ha messo il campo per risolvere questo problema) e abbiamo spiegato loro che compreremo tutto quello che loro produrranno».

La distribuzione delle mascherine

Quanto alla distribuzione delle mascherine, il commissario Arcuri ha spiegato che «Dal 4 maggio noi potremmo distribuire 12 milioni di mascherine al giorno, tre volte l’attuale fornitura. Dal mese di giugno potremmo distribuirne 18 milioni; dal mese di luglio 25 milioni; quando le scuole cominceranno a settembre potremmo distribuirne almeno 30 milioni al giorno, 11 volte il numero di quelle che distribuivamo all’inizio dell’emergenza».

Il video della conferenza stampa della Protezione Civile

Scarica il testo dell’ordinanza QUI.

LEGGI ANCHE: Piemonte Fase 2: Cirio, il 4 maggio si riparte ma con prudenza. Arrivano le mascherine per i cittadini.

Immagine di copertina credit: pixabay-vesna-harni

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