Seguici su

Cronaca Live

Brusaferro, «La curva dei casi diagnosticati verso il plateau». Il dramma delle RSA

I casi di contagio da Coronavirus Covid-19 si avviano al picco, o plateau. Ma la discesa deve ancora iniziare e la luce in fondo al tunnel ancora non si vede. Quando arriverà? Ecco, intanto, il dramma delle Rsa e gli anziani. Il video “Amare a distanza”

Pubblicato

il

Coronavirus: il dramma delle Rsa

Ci stiamo avvicinando al picco o plateau dei casi di Coronavirus Covid-19, lo conferma il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) Silvio Brusaferro. «La curva dei casi diagnosticati va verso il plateau, il dato ci dice che le misure stanno funzionando, ma dobbiamo ancora iniziare la discesa e la discesa si comincia continuando ad applicarle», questo il commento di Brusaferro durante la presentazione dell’analisi dell’andamento epidemiologico e gli aggiornamenti tecnico-scientifici relativi a Covid-19 nel nostro Paese, realizzati dall’Iss.

Un’Italia divisa in tre

In base a quanto emerso dall’analisi dell’ISS, al momento «il Paese si conferma diviso in tre aree: un’area a più alta circolazione nel Nord; delle aree a circolazione intermedia e altre regioni con un numero contenuto di casi che si possono definire a circolazione limitata». Nonostante i dati, si sottolinea come sia imperativo in ogni caso «mantenere alta l’attenzione in tutte le aree del Paese perché la circolazione deve rimanere bassa».

Il dramma delle RSA e degli anziani

Poiché le persone più colpite (e quelle maggiormente decedute) sono persone anziane – più spesso maschi – e con almeno una patologia, ci deve essere una maggiore attenzione proprio per questa fascia della popolazione. Una grande fetta di anziani a rischio vive nelle RSA e nelle Case di cura. A tal proposito, e visti i drammatici fatti degli ultimi giorni, l’Istituto Superiore di Sanità dal 24 marzo sta conducendo un’indagine nelle strutture residenziali e sociosanitarie in collaborazione con il Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale.

I risultati dell’indagine e i decessi

La survey iniziata il 24 marzo – sottolinea l’ISS – coinvolge 2556 RSA pubbliche o convenzionate che fanno parte dell’Osservatorio Demenze dell’ISS. A oggi, sono state contattate 1.634 RSA (64% del totale) distribuite in modo rappresentativo in tutto il territorio nazionale. Hanno risposto finora 236 strutture pari al 14% delle strutture contattate.

Nelle RSA che hanno risposto vi sono un totale di 18.877 residenti alla data del 1° febbraio 2020 con una media di 81 residenti per struttura.
Nei mesi di febbraio e marzo 2020, fra le strutture rispondenti si sono verificati in totale 1.845 decessi, di cui la maggioranza in Lombardia (1.130), seguita dal Veneto (266) e dall’Emilia-Romagna (158). In Piemonte, a oggi, ci sono stati 31 decessi.

Le principali criticità evidenziate

L’indagine dell’ISS riporta anche le principali criticità evidenziate in queste strutture.
– 204 RSA (86%) hanno riportato difficoltà nel reperimento di Dispositivi di Protezione Individuale.
– 53 (22%) hanno richiesto maggiori informazioni circa le procedure da svolgere per contenere l’infezione.
– 85 (36%) riferiscono difficoltà per l’assenza di personale sanitario (per malattia).
– 28 (12%) difficoltà nel trasferire i residenti affetti da COVID-19 in strutture ospedaliere.
– 63 strutture (27%) dichiarano di avere difficoltà nell’isolamento dei residenti affetti da COVID-19.

Le iniziative di supporto dell’ISS

Decalogo per contrastare COVID-19 nelle strutture residenziali sociosanitarie (strutture e operatori);
Check-list di autovalutazione sulla preparazione per il contenimento delle infezioni COVID-19;
Corso FAD specifico per il personale sanitario su prevenzione e controllo delle infezioni COVID 19 (online su eduISS da ieri);
Preparazione e distribuzione di rapporti tecnici dedicati;
Supporto ai referenti indicati dalle regioni per il contesto delle RSA per la segnalazione delle situazioni più critiche;
Supporto telefonico/email fornito da personale infermieristico specializzato nella gestione del rischio infettivo.

Il video dedicato agli anziani

“Amare a distanza” è il video dedicato agli anziani che la casa di produzione Clevercut ha realizzato gratuitamente in collaborazione con l’Ufficio stampa dell’ISS, per invitare a stare accanto alle persone anziane in modo nuovo anche durante questa emergenza e proteggerle spiegando l’importanza del distanziamento sociale anche per questa fascia particolarmente fragile e bisognosa di cure. Un grazie speciale a Claudio Baglioni per aver concesso l’utilizzo della musica “I Vecchi” e al giovane pianista Massimo Murri che ha dedicato la sua esecuzione alle generazioni che lo hanno preceduto.

Clicca QUI per la Survey nazionale sul contagio COVID-19 nelle strutture Residenziali e sociosanitarie.
Clicca QUI per l’aggiornamento epidemiologico CODID-19 al 31 marzo 2020 – ISS.

VEDI ANCHE: Allarme in una casa di riposo nel torinese: 35 positivi e due decessi.

Tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Stock images by:

>

Torino Fan © Copyright 2024 Tutti i diritti riservati. Partita I.V.A. n. 12059750013