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Negozi da paura a Torino, sequestrati oltre 220 kg di alimenti mal conservati

I controlli a tutela dei consumatori sulle attività commerciali hanno portato al sequestro di oltre 220 kg di cibo in cattivo stato di conservazione, multe per 40mila euro e chiusura di negozi. FOTO

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Cibi mal conservati a Torino sequestrati

TORINO – Nei giorni scorsi è stato svolto un servizio finalizzato al controllo straordinario del territorio e alla tutela del consumatore nel quartiere Barriera Nizza. Numerose le violazioni alle norme anti Covid, all’igiene e sicurezza degli alimenti e altre irregolarità. Il tutto ha portato al sequestro di oltre 220 kg di cibo in cattivo stato di conservazione, a multe per 40mila euro e alla chiusura di diversi negozi e locali. Il resoconto.

L’attività di controllo a tutela dei consumatori

I controlli straordinari sono stati condotti a opera di personale della Polizia di Stato (Comm.to Barriera Nizza ed R.P.C.) e della Polizia Municipale, Comando Sezione VIII. A concorrere ai controlli anche personale dell’ASL S.I.A.N e dello S.Pre.S.AL. Nello specifico, il personale di Polizia impiegato ha sottoposto a controllo 5 esercizi pubblici: due di essi, un minimarket sito in corso Maroncelli e una gastronomia turca ubicata in via Madama Cristina, sono stati sanzionati in quanto non avevano interrotto la vendita per asporto di bevande alcoliche dopo le ore 20:00. Considerato che la libera disponibilità dei locali avrebbe potuto dare luogo alla prosecuzione e/o alla reiterazione della violazione, gli esercizi sono stati chiusi per cinque giorni a partire dalla stessa sera.

Esercizio abusivo

Un locale adibito ad attività di phone center e di vicinato di prodotti alimentari e non, con sede in via Berthollet, è stato sanzionato per la somma di 9.560 euro per apertura abusiva di esercizio di vicinato, mancanza della Dia sanitaria, mancanza del cartello relativo all’orario di apertura nonché per violazioni delle normative sul contenimento del contagio del Covid-19.

Il panificio “da paura”

Nel corso della mattinata, è stato invece sottoposto a controllo un panificio sito in via Saluzzo, condotto da un cittadino marocchino. I poliziotti hanno sequestrato 91,5 kg di pane e pizza prodotti nella notte in un ambiente non idoneo: hanno infatti riscontrato la presenza, nel laboratorio di panificazione, di materiale vario accatastato, quali biciclette, attrezzatura da officina, cassette di plastica, coperte, tappeti, scale in metallo, bulloneria posizionata addirittura sui tavoli da lavoro, sacchi di cemento, motori di frigorifero staccati e smontati, secchi per vernice, pannelli, cazzuole. Per questo, gli agenti hanno denunciato il titolare, un cittadino marocchino di 47 anni, per detenzione di alimenti destinati alla vendita al pubblico in cattivo stato di conservazione. Personale della Polizia Municipale ha elevato inoltre sanzioni per 5.164 euro avendo accertato un’attività di panificazione priva dell’autorizzazione prevista dalle normative. All’interno del locale era infine presente una persona di nazionalità tunisina, che stava dormendo dopo aver passato la notte a panificare. Identificata, è risultata sprovvista di regolare contratto di assunzione. Personale dell’ASL-S.I.A.N, riscontrate numerose irregolarità di natura igienico sanitaria, carenze strutturali, disordine e sporcizia, mancanza di un piano di autocontrollo, ha intimato la chiusura immediata dell’attività fino al completo ripristino degli ambienti ed elevato sanzioni per un totale di 3.000 euro.

Il ristorante con cibo mal conservato

Infine, durante il controllo di un ristorante gestito da cittadini cinesi, sito in via Nizza 37/B è stata denunciata la responsabile, poiché deteneva in alcuni congelatori e frigoriferi sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione, rinchiusi in sacchetti di plastica non idonei, privi di targhette di rintracciabilità e scadenza, all’interno di un congelatore privo di lettura della temperatura. Si tratta di una ingente quantità di alimenti (oltre 135 kg): carne bovina, di pollo, pesce, crostacei, gamberi, involtini di carne. In merito, il personale dell’ASL S.I.A.N. ha comminato una sanzione di 4.500 euro per le cattive condizioni igienico sanitarie con le quali il cibo era conservato. Inoltre, sono state contestate sanzioni per la mancanza del contratto olii esausti, la mancata esposizione della riproduzione stampa di alcuni articoli del Tulps e del suo regolamento nonché la mancanza dell’autorizzazione insegne con relativa evasione tributaria, per un totale complessivo di 17.800 euro.

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