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Economia - Regione

Il Piemonte diventa digitale: una svolta epocale

La trasformazione digitale del Piemonte è una svolta epocale che getterà le basi per il futuro non solo della regione, ma anche dell’Italia

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Sviluppo digitale
Svolta digitale in Piemonte

Il Piemonte diventa digitale, per questo è stata organizzata una giornata per fare il punto sullo stato dell’arte della trasformazione digitale, una svolta epocale che getterà le basi per il futuro dell’Italia e del Piemonte. L’evento è stato organizzato dalla Regione in collaborazione con CSI, Torino Wireless e TOP-IX.

Diventare leader nazionali

Ad aprire i lavori del mattino i saluti del presidente Alberto Cirio: «Ci sono due pilastri per lo sviluppo dell’innovazione: le idee e le risorse, e noi mai come ora le abbiamo entrambe e ci possiamo giocare le nostre carte per diventare leader nazionali sui temi dell’innovazione. Fondamentale la collaborazione con le Università, per la ricerca, e con i partner del sistema».

La chiusura, spiega una nota della Regione, è stata da parte dell’assessore regionale all’Innovazione Matteo Marnati: «La trasformazione digitale è uno dei perni sui quali si incentreranno grandi progetti che ci permetteranno di raggiungere gli obiettivi che sono sì i singoli cittadini, ma anche le nostre aziende. Abbiamo un territorio molto variegato, dove esistono grandi città ma anche tanti piccoli borghi: tutti devono avere le stesse possibilità. Il digitale migliorerà la qualità della vita. Il Piemonte c’è, ed è pronto anche se c’è ancora tanto lavoro da fare, importante è far parte di una grande squadra e fare sistema».

Il piano nazionale di ripresa e resistenza

Il Capo dipartimento per la Trasformazione digitale Mauro Minenna ha illustrato gli obiettivi del Governo nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e il ruolo degli enti territoriali: «Per arrivare ai risultati che ci siamo prefissati bisogna far leva su quello che è stato realizzato centralmente e territorialmente dove ci sono vere eccellenze, come per esempio il Csi. Fondamentale il rapporto con i territori, che saranno protagonisti di questo cambiamento».

Sono poi intervenuti Pietro Pacini, direttore generale del CSI Piemonte, Davide Calonico, presidente del Consorzio TOP-IX, e Massimiliano Cipolletta, neopresidente di Fondazione Torino Wireless, insieme a rappresentanti del mondo privato come Francesco Bonfiglio, amministratore delegato di Gaia X, ed Emanuela Girardi, Founder Pop Al.

Nel pomeriggio si sono svolti in videoconferenza quattro tavoli tematici: “Ricerca, Innovazione e Competitività del sistema produttivo” con la presenza dell’assessore regionale alle Attività produttive, Andrea Tronzano; “La salute post Covid-19” con la presenza dell’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi; “Connettività e trasformazione digitale: un investimento strategico” moderato da Antonello Angeleri, segretario generale di ANFoV, e “Turismo e Cultura 4.0” con la presenza dell’assessore regionale al Commercio, Cultura e Turismo, Vittoria Poggio.

L’importanza della digitalizzazione

Tronzano ha sostenuto che «temi come la digitalizzazione avranno un ruolo determinante nel completamento della transizione del sistema produttivo e nel rafforzare la sua competitività», Icardi ha dichiarato che «la digitalizzazione della Sanità ha compiuto nel tempo della pandemia passi avanti che fino a qualche mese prima sembravano impossibili, tanto che per la prima volta tutti i soggetti sanitari regionali, dalle Aziende sanitarie locali ai laboratori di analisi pubblici e privati, dalle strutture sociosanitarie ai medici di medicina generale, dai sindaci alle forze dell’Ordine sono stati messi in grado di dialogare in tempo reale sulla medesima piattaforma informatica», e Poggio ha evidenziato che «la componente tecnologica diventa sempre più determinante nell’industria della cultura e del turismo, in quanto l’utilizzo degli strumenti digitali in funzione dei servizi ai visitatori ed alla promozione dei territori accresce il valore e la competitività’ dell’offerta culturale e dell’accoglienza turistica».

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