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I borseggiatori di bus e tram: 13 arresti e 29 indagati

Emesse 13 custodie cautelari per i 29 borseggiatori dei mezzi pubblici indagati dalla polizia locale di Torino. I fatti e le sentenze

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Borseggiatori al bancomat
Uno dei borseggiatori mentre ritira denaro al bancomat con una carta rubata

A Torino sono 29 gli indagati e 13 le custodie cautelari emesse dall’Autorità Giudiziaria, di cui 11 obblighi di firma e 2 obblighi di dimora sul territorio di Torino: questo il bilancio di due indagini svolte dal Reparto Operativo Speciale della Polizia Locale tra il 2019 e il 2021 per i borseggiatori di bus e tram.

Indagini nate per contrastare il fenomeno dei furti a bordo dei mezzi di trasporto pubblico urbano, e per questo denominate “LINEA SICURA”, durante le quali, gli agenti specializzati del ROS hanno visionato oltre 100 ore di immagini video catturate dalle telecamere di sorveglianza degli autobus che hanno consentito di analizzare circa 70 casi di borseggio e di individuare una trentina soggetti di nazionalità italiana, rumena e marocchina, in parte già noti alle forze di polizia per condanne in reati analoghi.

Le vittime dei borseggi

Le vittime predilette erano perlopiù persone anziane o in condizione di vulnerabilità e i furti avvenivano quasi sempre su mezzi pubblici affollati, utilizzando la tecnica della “distrazione”, ovvero sfruttando la densità di persone intorno al malcapitato che, dopo essere stato accerchiato dai malintenzionati fino al contatto fisico che consentiva la sottrazione con destrezza, si accorgeva di essere stato derubato soltanto dopo essere sceso dal bus.

Identificati i borseggiatori

Accurate indagini sul territorio e l’analisi delle immagini video delle telecamere di sicurezza di alcune banche hanno anche consentito agli agenti del ROS di identificare i soggetti che, utilizzando le carte trovate all’interno dei portafogli rubati, effettuavano prelievi fraudolenti presso gli sportelli bancomat.

Il nucleo specialistico impiegato dalla Polizia Locale per contrastare i borseggi e le molestie sessuali a bordo dei mezzi di trasporto pubblico rappresenta un’eccellenza riconosciuta a livello nazionale che, con le ultime 13 custodie cautelari emesse nei giorni scorsi dall’Autorità Giudiziaria, conferma la bontà della scelta di aver dedicato una squadra a questa tipologia di reati e suggella una metodologia di intervento collaudata durante anni di controlli.

«Sempre di più, la nostra sfida è quella di lavorare perché le sperimentazioni e le novità nel campo della digitalizzazione e della tecnologia non siano fini a sé stesse ma si trasformino in servizi che migliorano la qualità della vita dei cittadini, e ci aiutino a garantire la loro sicurezza», ha commentato l’Assessora alla Sicurezza del Comune di Torino, Gianna Pentenero.

Per una ancor più incisiva attività di contrasto, il Comando di via Bologna, avvalendosi anche di nuovi mezzi tecnologici e di intelligenza artificiale, sta disponendo un ampio piano operativo per fronteggiare ancor più efficacemente molestatori e borseggiatori sui mezzi pubblici.

Borseggiatori sul bus
Borseggiatori sul bus
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