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Il castello del fantasma diventa un hotel dopo 700 anni

Rinasce dopo 700 anni la Rocca d’Arignano (Torino), diventando un hotel di charme con locanda, spazio eventi e scuola di cucina

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Rocca di Arignano
Il castello Rocca di Arignano - Foto © Rocca di Arignano.it

Un castello abitato dal fantasma, con un tesoro da scoprire. La rocca piemontese di Arignano – a soli 22 chilometri da Torino – è un luogo magico, pieno di storia e di mistero, ma per 700 anni è rimasta addormentata. Ora, però, il primo giugno aprirà al pubblico, dopo un restauro durato sei anni. Al suo interno un hotel di charme con 6 camere, un ristorante guidato dall’executive chef Fabio Sgrò, con la consulenza dello chef 1 Stella Michelin Ugo Alciati, una Scuola di Cucina, uno spazio eventi, un orto e un percorso sensoriale.

Vivere e lavorare a contatto con la natura

I proprietari sono Luca Veronelli ed Elsa Panini, lui erede di una famiglia di imprenditori e consulente aziendale, lei biologa con la passione per la cucina. «Siamo due manager, ma da sempre condividiamo un desiderio: vivere e lavorare a contatto con la natura. Enogastronomia, antichità e benessere, in attesa che ad apprezzare questo progetto di vita, e non di puro investimento, siano i nostri figli», racconta Veronelli, padre di due bambini di 5 e 11 anni.

Un raro esempio di architettura medievale

Il restauro è stato curato dall’architetto Massimo Raschiatore, con la supervisione della Soprintendenza Archeologica. «Era evidente – spiega Veronelli – che la sfida non sarebbe stata semplice. Per capirlo bisogna guardare le foto dello stato di abbandono in cui si trovava la Rocca». L’edificio è composto da tre livelli, uno dell’anno 1000; uno del 1200 e uno del 1300, quello dove oggi si trovano gli ambienti abitati, che all’epoca non fu mai ultimato. È un raro esempio di architettura medievale incontaminata dal passaggio dei secoli.

«Abbiamo seguito passo passo il restauro – dice Veronelli – realizzato con investimenti privati perché non siamo riusciti ad accedere a finanziamenti pubblici. L’immobile è stato un regalo della passione, ma abbiamo un business plan perché i costi sono rilevanti». Nella Rocca lavorano, oltre ai proprietari, 14 persone, ma aumenteranno. «Il target è medio-alto perché è una location esclusiva. Per ora italiani, quando si potrà anche stranieri», spiega.

I corsi di cucina partiranno a metà maggio, contingentati a causa delle restrizioni Covid, e saranno diretti da Elsa Panini, che ha un blog in cui insegna la sua filosofia di alimentazione sana e genuina.
Per maggiori informazioni si può visitare il sito web della Rocca d’Arignano.

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