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Il vino è per tutti

Undicesimo comandamento: il dolce si abbina al vino DOLCE !

Se con una bignola o un panettone mi offri un vino SECCO mi fai uno sgarbo, è improponibile!

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È vero, ognuno ha le sue preferenze, alcuni adorano le pietanze piccanti, altri quelle con tendenza acide, altri ancora impazziscono per i dolci.  Dovresti sapere che per ogni piatto c'è una tipologia di vino che si adatta alla pietanza (o viceversa), lo scopo è quello di rendere il cibo e il vino un abbinamento perfetto. Per capire meglio l'argomento dovresti rispolverare un articolo scritto con parole semplici, sempre su Torino Fan, dedicato all'abbinamento tra cibo e vino [Link].



I vini da abbinare ai dolci



Noi tutti facciamo parte della razza umana e abbiamo gli stessi recettori gustativi per cui si può stabilire, per la maggioranza delle persone, delle linee guida su ciò che è più gradevole al palato o su quello meno piacevole. Considerazione ovvia, ma se si valuta il fatto di sapere esattamente quali sono le preferenze di un cane o di un gatto – di pubblicità pet food ne vediamo in continuazione – non vedo il motivo di contestare l'osservazione, però molta gente si infervora e pontifica "io sono diverso, non mi piace il vino dolce". 



Ok, nulla da obiettare se si preferisce il vino secco, però in questo caso il discorso è diverso, si tratta infatti di accostamento tra alimenti e bevande.



Rimango sorpreso quando chi insiste a preferire un vino secco (perché non gli piace il vino dolce) con una bignola salvo poi mangiarla con la Coca-Cola che è zuccheratissima e magari spesse volte accompagna questa bibita con la pizza.



L'abbinamento – che è quasi una legge da scolpire sulla pietra (sto scherzando ovviamente) – col piatto dolce ha una sola via, la combinazione in concordanza tra cibo e vino.



Mi spiego meglio, una torta o una bignola si combina alla perfezione con un vino altrettanto dolce (Moscato d’Asti), se invece provi a mangiare un pasticcino alla panna prima con uno spumante secco e poi con uno dolce, ti accorgeresti di quanto stride l’accoppiamento tra il dolce del cibo e il secco del vino. 



Fai attenzione di usare la piccola regola di seguire l'intensità del sapore del piatto con quello del vino (spiegazione intensità [Link]). 



In questo modo ti accorgerai che l’intensità della percezione del dolce del cibo va a pari passo con l'intensità del dolce del vino.



A conferma della "formula" appena descritta si prenda in considerazione ad esempio le paste secche, le quali sono meno zuccherate di un bignè, pertanto è più appropriato abbinarle a un vino passito (che potrebbe essere più alcolico e con meno zuccheri residui di un vino dolce come lo Spumante Brachetto) per il bilanciamento dell'intensità di zuccheri percepiti, a dimostrazione si potrebbe proporre un Passito Erbaluce di Caluso, il quale contiene (o potrebbe contenere) meno zuccheri di un Moscato d’Asti, moscato che sovrasterebbe, essendo più dolce, il gusto delle paste secche.



Sta a te ora se continuare a servire la torta nuziale o il panettone con un Prosecco (per me è  un'imbarazzante combinazione) o con un logico e intuitivo vino dolce. 



Continua a seguire questa rubrica “il vino è per tutti” per capire il mondo del vino con parole semplici.



Per saperne di più ti invito a visitare il blog vinoamoremio.it oppure la pagina Facebook  / Twitter  / Instagram  @vinoamoremio



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