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Curiosità

Piccole storie dalla Mole

Tutte le disavventure del nostro monumento simbolo, che non è sempre stato come lo vediamo oggi

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Una volta la Mole Antonelliana aveva una stella a cinque punte, non a dodici come quella che vediamo ora e la punta era in mattoni, non metallica. E ancora prima c’era un Genio Alato in cima (secondo molti ancora un angelo).
Torino ha infatti sempre avuto estati con giornate calde, seguite da temporali di una violenza devastante. Il Genio Alato fu la prima vittima ed è ancora possibile vederlo conservato all’interno della Mole.

Era il 1904, una caldissima giornata estiva seguita da un violento temporale e il Genio si ritrovo stroncato da un fulmine, in bilico su un balconcino poco lontano, staccato senza fare alcuna vittima.

Ancora più sorprendente fu quello che successe il 23 maggio del 1953. In quell’occasione si sono infatti staccati ben 47 metri di guglia. Quel giorno pare la temperatura sia straordinariamente arrivata a quasi 36 gradi -terribile per il mese di maggio – e il temporale con tromba d’aria che ne seguì fu ugualmente terribile.

Miracolosamente e inspiegabilmente, con tutto il disastro che 47 metri di guglia avrebbe potuto fare, cadendo, si appoggiò invece nel giardino della RAI senza fare nemmeno una vittima.

La guglia che vediamo oggi, dunque, è tutto un rifacimento del 1953, per gli ultimi circa cinquanta metri di altezza e questa volta è stata pesantemente rinforzata in metallo, per impedire che si stacchi di nuovo.

Sempre in questa occasione è stata posata la stella a dodici punte che noi vediamo ora.

E’ incredibile pensare alla nostra Mole “decapitata”, ma è sicuramente una bella storia, da chiedere di essere raccontata nel caso non l’abbiate vissuta in prima persona.

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