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Gran Madre di Torino. Ecco perché è considerata la chiesa più enigmatica della città

Una chiesa tanto meravigliosa quanto misteriosa. Ecco le teorie, più o meno accreditate, su una delle costruzioni più belle di Torino

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Un luogo che non ha bisogno di presentazioni: la chiesa della Gran Madre di Dio, a Torino, non è solo motivo di orgoglio per gli abitanti della città ma è anche una meta ambita per molti turisti. Si tratta di un edificio antico – ma non troppo: vanta infatti, poco più di due secoli di storia. Incastonata come un diamante, nel cuore della città, è anche dotato di un’eccezionale vista panoramica. A un primo impatto sembra solo un’opera architettonica imponente e meravigliosa, ma sembra celare alcuni segreti. Ecco di cosa si tratta.

Dove si trova

È situata nei pressi dell’imbocco per ponte Vittorio Emanuele I, proprio davanti al Po.

Il simbolismo della Gran Madre di Dio

Stando alle informazioni storiche, la chiesa sarebbe stata costruita allo scopo di festeggiare il ritorno di Vittorio Emanuele I. La realizzazione del progetto fu curata da Ferdinando Monsignore. La sua idea, però, era quella di imitare il Pantheon di Roma. Ma ciò che più ha fatto discutere persone di ogni sesso, età o fede religiosa, sono le due statue poste ai lati della Gran Madre. Queste sculture sono opera di Carlo Chelli. Ufficialmente simboleggiano la fede e la religione, ma secondo alcune teorie, il significato sarebbe tutt’altro. Ma non solo: anche il luogo della sua costruzione farebbe pensare a un progetto di natura esoterica. Vediamo insieme perché.

Quando è stata costruita

La Chiesa fu costruita tra il 1827 e il 1831

La dea Iside

Pare che la scelta della collocazione di questa imponente chiesa non sia stata dettata dal caso. Alcuni, infatti, sostengono che l’edificio sia stato costruito nello stesso luogo in cui, diversi secoli prima, veniva celebrato il culto della dea Iside. Dea che, come sappiamo, veniva chiamata anche Gran Madre. Si tratta forse di un caso?

Il Santo Graal

Altro fatto misterioso, come accennato, sono le due statue che si trovano ai lati. Quella che, teoricamente, rappresenterebbe la Fede, tiene un libro aperto con la mano destra, mentre con l’altra solleva un calice. L’altra statua, che rappresenterebbe la Religione possiede, invece, una croce. Alcune teorie vogliono che si tratti di una sorta di codice ideato allo scopo di indicare il posto in cui è stato nascosto il Santo Graal (simboleggiato dallo strano calice). Fede, inoltre, ha un dito indice alzato: sta forse indicando la luogo in cui si trova questo oggetto misterioso? Forse non lo sapremo mai, considerando che buona parte del dito è stato mutilata tanti anni fa.

Foto di Gianni Careddu

Una chiesa cristiana?

Tra i tanti dubbi sollevati c’è anche quello relativo alla sua natura cristiana. Se così fosse, si chiedono in tanti, per quale motivo sarebbe completamente priva di croci (fatta eccezione per la statua)? E’ importante altresì sottolineare che l’edificio non è di proprietà della Chiesa ma del Comune di Torino.

Un triangolo sulla fronte

Un altro spunto di discussione potrebbe essere quello strano triangolo che si trova sulla fronte della statua Religione. In genere viene usato per indicare l’occhio onnisciente di Dio che volge il suo sguardo in ogni direzione. Ma non solo: è considerato anche uno dei più importanti simboli massonici. A quale scopo, quindi, è stato usato questo emblema? Di certezze, in merito, non se ne hanno e, probabilmente, ancora per molti secoli teorie, quesiti e misteri resteranno irrisolti. Ma non c’è alcun dubbio sul fatto che, quando possibile, è bello trascorrere qualche ora ad ammirare la Gran Madre di Dio: una delle tante meraviglie della città di Torino.

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